Regolamento

Visto l’atto istitutivo del Centro Interdipartimentale di Studi sui beni librari e archivistici dell’Università degli Studi di Siena, approvato dal Senato Accademico nell’adunanza dell’ 8 luglio 1996 e dal Consiglio di Amministrazione nell’adunanza del 22 luglio 1996;

visto l’art. 34 dello Statuto e il Regolamento dei Centri di Ateneo emanato con D.R. 232 2002/2003 del 18/12/2002

si dispone il nuovo

REGOLAMENTO DEL C.I.S.L.A.B.
CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI STUDI SUI BENI LIBRARI E ARCHIVISTICI

Art. 1
Istituzione del Centro

Presso l’Università degli Studi di Siena, Dipartimento di teoria e documentazione delle tradizioni culturali, ai sensi dell’art. 34 dello Statuto e in base al Regolamento dei Centri di Ateneo emanato con D.R. 232 2002/2003 del 18/12/2002, è istituito il Centro Interdipartimentale di Studi sui beni librari e archivistici (CISLAB).

Al Centro aderiscono i Dipartimenti di: Teoria e documentazione delle tradizioni culturali, Scienze umane e dell’educazione, Studi storico sociali e filosofici, Letterature moderne e scienze dei linguaggi.

Art. 2
Scopi e funzioni del Centro

Il Centro si propone di:
1. promuovere rilevamenti e studio dei beni librari e archivistici conservati in biblioteche o archivi in Italia e all’estero;

2. favorire interventi di tutela degli stessi;

3. progettare e attuare iniziative di valorizzazione di tali beni;

4. curare la formazione e la qualificazione di operatori tecnici e culturali nel settore specifico attraverso l’istituzione di corsi di formazione e master;

5. favorire lo sviluppo di rapporti scientifici e di collaborazioni interdisciplinari all’interno dell’Università di Siena e con altre Università, gli Enti di ricerca italiani ed europei che operano nel settore, promuovere scambi frequenti e qualitativamente significativi tra l’Università di Siena, le sedi universitarie italiane, gli Enti di ricerca nazionali e internazionali, il Servizio bibliotecario nazionale e le analoghe strutture esistenti presso grandi biblioteche di conservazione straniere;

6. prestare particolare attenzione agli aspetti del trasferimento di conoscenze e di metodologie di studio mediante corsi, seminari e convegni, oltre all’informazione e alla divulgazione dei risultati della ricerca.

Art. 3
Composizione del Centro

Fanno parte del Centro:

1. i professori e i ricercatori afferenti ai Dipartimenti dell’Ateneo senese che aderiscono al Centro stesso; i dottorandi di ricerca della Sezione Scienze del Libro della Scuola di Dottorato in "Contenuti, problemi e strumenti della comunicazione";

2. docenti, ricercatori e cultori della materia, conosciuti in campo nazionale ed internazionale, che svolgono ricerca scientifica fondamentale e applicata nel campo della storia dei testi e della scrittura, nel campo della storia del libro manoscritto e a stampa, della codicologia comparata, della storia delle biblioteche e del collezionismo, della documentazione medievale e moderna in area occidentale, della storia della miniatura e dell’incisione, nonché dei problemi che attengono alla tutela e valorizzazione dei beni librari e archivistici;

3. rappresentanti di istituzioni pubbliche e private impegnate nel settore della gestione, tutela e valorizzazione dei beni librari e archivistici.

(vedi allegato)

Art. 4
Organi del Centro

Sono organi del Centro:

1. l’Assemblea degli aderenti al Centro;

2. il Consiglio Direttivo;

3. il Direttore.

Art. 5
L’Assemblea

L’Assemblea è costituita da tutti gli aderenti al Centro ed ha funzioni di indirizzo in relazione ad un’organica programmazione dei temi e dei mezzi per la ricerca.

L’Assemblea viene convocata di norma una volta l’anno.

Art. 6
Il Consiglio Direttivo

Il Consiglio direttivo:
è composto da 6 membri, dura in carica 5 anni e ciascun componente può essere rieletto;

così costituito elegge tra i suoi membri il Direttore;

è convocato dal Direttore almeno tre volte l’anno e, comunque, ogni volta che la convocazione venga richiesta da almeno 4 membri; le convocazioni devono essere fatte con un anticipo di almeno 15 giorni e le adunanze sono valide quando vi partecipino i 2/3 dei componenti.

Ogni variazione nella composizione del Consiglio Direttivo verrà comunicata al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo.

In fase costitutiva il Consiglio Direttivo è formato dai professori Giuseppe Serafini (Dipartimento di Scienze umane e dell’educazione), Fabrizio D. Raschellà (Dipartimento di letterature moderne e scienze dei linguaggi), Ivo Biagianti (Dipartimento di Studi storico sociali e filosofici), Caterina Tristano (Dipartimento di teoria e documentazione delle tradizioni culturali) che ricopre la carica di direttore, Francesco Stella (Dipartimento di teoria e documentazione delle tradizioni culturali), Antonella Moriani (Dipartimento di teoria e documentazione delle tradizioni culturali) con funzioni di segretario.

Il Consiglio direttivo:

1. attua le linee di fondo dell’attività scientifica del Centro, ne definisce la traduzione in appositi programmi di ricerca;
2. approva la relazione annuale del Direttore, redatta sulla base della documentazione relativa all’attività scientifica di gruppi di lavoro;

3. delibera sulle questioni riguardanti l’amministrazione del Centro ed esamina e approva il bilancio preventivo e consuntivo;

4. vaglia e delibera in merito alle richieste di nuove adesioni al Centro;

5. indice, alla scadenza del mandato, una conferenza scientifica sull’attività del Centro;

6. delibera su eventuali forme di consorzio con Enti pubblici o privati che perseguano gli stessi fini del Centro.

Art. 7
Il Direttore

Il Direttore è eletto dal Consiglio Direttivo tra i suoi membri ed è nominato con Decreto Rettorale; resta in carica tre anni accademici e può essere rieletto.

Il Direttore

1. rappresenta il Centro nei limiti delle norme vigenti;

2. convoca e presiede il Consiglio Direttivo;

3. dà attuazione alle delibere del Consiglio medesimo;

4. sovrintende all’organizzazione generale del Centro ed esercita tutte le attribuzioni che comunque interessano il Centro provvedendo all’adozione degli atti di ordinaria amministrazione;

5. è consegnatario dei beni mobili del Centro;

6. svolge funzioni propositive, promuovendo, d’intesa con il Consiglio Direttivo, seminari periodici sugli obiettivi da perseguire e informa sullo stato dell’attività scientifica tutto il personale del centro stesso;

7. è responsabile della gestione amministrativo-contabile del Centro;

8. sottopone al Consiglio Direttivo, per l’esame e l’approvazione, il bilancio preventivo e consuntivo;

9. presenta annualmente una relazione sull’attività svolta dal Centro, sull’utilizzo delle risorse umane e strumentali, sulle iniziative avviate ed ogni altra informazione utile alla valutazione dell’attività svolta. Tale relazione viene trasmessa al Rettore e sottoposta all’attenzione del Senato Accademico per il monitoraggio dell’attività del Centro.

In caso di assenza o temporaneo impedimento il Direttore può essere sostituito da un membro del Consiglio Direttivo da lui stesso designato.

Art. 8
Risorse finanziarie

Per il funzionamento il Centro potrà disporre dei seguenti fondi:

1. contributi per il funzionamento erogati dai dipartimenti interessati;

2. assegnazioni per la ricerca;

3. contributi di enti e privati versati anche a titolo di liberalità;

4. finanziamenti derivanti da contratti e convenzioni con enti pubblici e privati per attività di ricerca e consulenza;

5. quote provenienti da prestazioni a pagamento o da altro legittimo titolo,

6. ogni altro contributo specificatamente destinato per legge o per disposizione del Consiglio di Amministrazione all’attività del Centro.

Art. 9
Gestione amministrativo-contabile

La gestione amministrativo-contabile del Centro è affidata al Dipartimento di Teoria e documentazione delle tradizioni culturali ai sensi del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Università degli Studi di Siena.

I fondi a disposizione del Centro, contabilizzati nel bilancio del Dipartimento, sono gestiti dallo stesso in apposita partita contabile intestata al Centro.

Art. 10
Relazione annuale

Al termine di ogni anno il Direttore del Centro presenta al Consiglio direttivo una relazione sull’attività svolta dal Centro, sull’utilizzo delle risorse umane e strumentali, sulle iniziative adottate ed ogni altra informazione utile alla valutazione dell’attività svolta. Tale relazione viene trasmessa al Rettore che, per il monitoraggio delle attività del centro, la pone all’attenzione del Senato Accademico, che, qualora ricorrano le condizioni di cui all’art. 1 comma 4 del Regolamento dei Centri di Ateneo (D.R. n. 232/2002-03 del 18 dic. 2002) può deliberarne la disattivazione.

Art. 11
Personale

Il Centro può proporre la stipula di contratti a tempo determinato con personale dotato di professionalità necessarie per la realizzazione di specifici progetti, con l’indicazione delle proprie risorse a tal fine destinate.

Il Centro utilizza il personale tecnico e amministrativo del Dipartimento di teoria e documentazione delle tradizioni culturali, previo accordo con il Direttore del Dipartimento. La corresponsione degli emolumenti avviene nell’ambito delle risorse del Centro e secondo le disposizioni previste dalla contrattazione collettiva decentrata.

Art. 12
Modifiche di Regolamento

Modifiche al presente Regolamento possono essere proposte agli organi competenti del Consiglio Direttivo del Centro con propria delibera, dopo la necessaria discussione in sede di Nucleo di coordinamento tecnico scientifico.

Art. 13
Sede del Centro e durata

Il Centro ha sede in Arezzo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di teoria e documentazione delle tradizioni culturali e avrà durata di cinque anni, rinnovabile previo accordo tra le parti.

Art. 14
Norme finali e transitorie

Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento vale quanto disposto dallo statuto, dal Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Università degli Studi di Siena ed ogni altra disposizione di carattere generale in materia.